Il complesso di Villa Turri, già "Palagio degli Antinori"
Cenni Storici | Restuaro recente | Completamento restauro
Cennni storici
Le prime notizie relative al complesso di Villa Turri
risalgono al 1427. Gli Antinori nel 1513 acquistarono questo “palagio da
signore” che venne trasformato durante gli ultimi decenni del Cinquecento. La
proprietà rimase della famiglia Antinori fino agli inizi dell’Ottocento; in
seguito passò ai Baldovinetti e ai Turri.
Altre trasformazioni avvennero nel secondo decennio del Settecento quando furono
rinnovati gli apparati decorativi interni.
Vennero realizzati gli affreschi del salone d’ingresso, adeguando la villa ai
canoni estetici tardo barocchi. Le decorazioni parietali eseguite con la tecnica
del mezzo fresco rimandano alla scuola di Jacopo Chiavistelli ed alla cerchia di
pittori fiorentini del periodo.
La cappella della villa, dedicata a Sant’Anna, conserva sull’altare una tela il
cui restauro ha rivelato sul retro il nome dell’autore, il pittore fiorentino di
origini fiamminghe Gio- vanni Bilivert (1585 - 1644). La pulitura della tela ha
consentito di individuare i personag gi rappresentati: la Madonna col Bambino,
Santa Elisabetta e, sullo sfondo, San Giusep- pe con in braccio San Giovannino.
Il restauro recente (2008-2010)
L’intervento di restauro permette di conservare una importante testimonianza di villa suburbana della piana di Scandicci e di consentirne il riuso per finalità di alto valore formativo. I lavori realizzati hanno portato alla luce, sulle pareti del salone principale, affreschi inediti dei primi decenni del Settecento. Il recupero del complesso architettonico, eliminando frazionamenti e trasformazioni interne avvenute nel corso degli anni, offre la possibilità di ritrovare un elemento saliente del paesaggio agrario precedente e di restituirne il valore storico.
Restauro dei dipinti a mezzo fresco
Completamento del restauro di Villa Turri
Questa villa oggi si trova al centro della odierna città di Scandicci. I progetto, ricevute le autorizzazioni da parte della Soprintendenza, prevede la realizzazione di camere con studiolo in grado di accogliere fino a 30 ospiti provenienti dall’ Italia e dall’estero. Particolare attenzione viene posta agli aspetti della mitiga-Stato attuale della limonaia da ristrutturazione del rischio sismico e al contenimento dei consumi energetici nell’ottica della sostenibilità degli interventi, anche attraverso il reimpiego dei materiali e l’uso di tecniche costruttive storiche. Il nuovo giardino sarà un luogo d’incontro e di raccoglimento, e costituirà un importante oasi di verde nel pieno centro della città.